MORDERSI LA CODA - RIEPILOGO MENSILE MAGGIO 2024

 


Metterci impegno in un progetto per raggiungere gli obiettivi prefissati è un fatto risaputo; meno noto, invece, è che puoi metterci tutto l'impegno di questo mondo ma se il progetto è sbagliato otterrai ben poco.

Il rischio è quello di girare inutilmente, magari per anni, come un cane stressato che si morde la coda.

Dunque, prima di metterci l'impegno sarebbe opportuno fare una ricerca approfondita sul progetto. E, se nonostante tutto, ti ritrovi in quello sbagliato trova il coraggio di mollare e iniziare daccapo, per non fare la fine dell'amico a quattro zampe.


COSA HO LETTO




La Caffettiera di carta di Antonella Cilento, scrittrice e titolare della scuola di scrittura Lalineascritta. Un manuale molto intimo dove intreccia la sua biografia letteraria a consigli pratici sulla narratologia. Da questa lettura sono venuto a conoscenza di molti romanzi della letteratura napoletana che ignoravo e che leggerò
prossimamente, come: Il mare non bagna Napoli di Anna Maria Ortese e La mazzetta di Attilio Veraldi, tra gli altri.
Napoli Ferrovia di Ermanno Rea, da cui è stato tratto il recente film Caracas con Toni Servillo e Marco D'Amore.
In questo romanzo l'autore narra l'incontro e la successiva amicizia con Caracas. Un personaggio contraddittorio. Nato in Venezuela (da qui deriva il soprannome) ha abbracciato da tempo gli ideali Naziskin, ma è anche in procinto di convertirsi all'Islam e trascorre le giornate a soccorrere gli stranieri che arrancano tra la Ferrovia di Napoli.
Una diario-romanzo in cui Rea oltre a narrare la storia di un' amicizia improbabile e le vicende personali di Caracas, ripercorre i luoghi della sua infanzia.
Fa troppo freddo per morire di Christian Frascella. Primo capitolo della serie che ha come protagonista Contrera (il nome non ci viene, volutamente, rivelato. Per ora, almeno). Un ex poliziotto cacciato per una losca vicenda, opera come investigatore privato nel quartiere multietnico di Barriera di Milano a Torino. Non proprio un vincente: vive a scrocco dalla sorella dopo la separazione, un rapporto complicato (è un eufemismo) con la figlia e senza un soldo. Il suo quartier generale è la lavanderia a gettoni di proprietà di Mohamed, dove accoglie i clienti sorseggiando Corona con limone. Ed è proprio il marocchino che dà inizio all'indagine chiedendogli di trovare il nipote scomparso. Un antieroe che cerca di redimersi aiutando gli ultimi. Un hard boiled all'italiana che non riuscirai a smettere di leggere e quando lo finirai ti resterà il magone.


COSA HO VISTO (E RIVISTO)







Ho fatto l'abbonamento a Disney Plus apposta per guardare Shogun. Le recensioni erano tutte entusiasmanti e non potevo perdermelo. La scelta è stata ripagata pienamente. Un capolavoro. L'ambientazione, gli attori, la scelta della lingua originale, la sceneggiatura. Tutto perfetto. Quest'ultima tratta dal romanzo omonimo di James Clavell è stata adattata allo schermo in maniera impeccabile. Era prevista una sola stagione ma il grande successo ottenuto sta facendo rivalutare la decisione. Vedremo cosa accadrà.

Sei nell'anima su Netflix. Film ispirato alla vita di Gianna Nannini con un'ottima Letizia Toni, diretto da Cinzia TH Torrini. Non conoscevo la storia della Nannini, in particolare le origini e i primi anni di attività musicale, anche perché fuori tempo generazionale.

Devo dire che mi è piaciuto molto. Il contrasto con il padre (noto imprenditore senese della pasticceria) che la voleva tennista; insegue la sua vocazione oltre gli ostacoli e nonostante i fallimenti; poi finalmente arriva il successo ma all'apice precipita di nuovo per i problemi di salute mentale e l'abuso di droga; si rialza ancora una volta e questa volta la strada è spianata. Un'icona di emancipazione e libertà. Una delle scene più intense è quando durante un provino fa commuovere la coriacea Mara Maionchi, interpretata da Andrea Delogu.

Sempre su Disney Plus ho visto Free Guy – Eroe per gioco con Ryan Reynolds e Joe Keery (Steve Harrington in Stranger Things) una commedia che, nella sua leggerezza, affronta un tema importante e attuale: l'intelligenza artificiale.

Infine ho iniziato una maratona Tom Cruise. Rivedendo per qualche minuto in tivù Mission Impossible tre o quattro, non mi ricordo, mi sono chiesto se avessi visto tutti i suoi film. Così ho spulciato la filmografia, ritornando agli inizi della carriera, e ne ho scovato uno mai visto: Cocktail. Un drama del 1988 che ha ispirato migliaia di barman. Incentrato sulla figura di Brian Flanagan (Tom Cruise) che tenta di vivere il sogno americano scalando i vertici della finanza ma che poi trova la sua strada come barman nei locali notturni della patinata Manatthan fine anni '80. (Anche questo Su Disney Plus).

Ho rivisto Rain man su Prime Video a pagamento (era in offerta a un euro). Memorabile l'intensa interpretazione di Dustin Hoffman, nei panni di un uomo autistico, ma me lo ricordavo meglio. I ricordi sono sempre migliori rispetto alla realtà.

E poi, dulcis in fundo, ho rivisto Jerry Mcguire per la diciottesima volta, su Netflix. Non lo so... sarà Renée Zellweger giovane e bellissima da mozzare il fiato, il bambino tenero con quel testone e gli occhiali rotondi... ma ogni volta che lo rivedo è come se fosse la prima volta.


SPOILER:

Il mese prossimo leggerò altri romanzi della letteratura napoletana: sicuramente La mazzetta di Attilio Veraldi e forse Il resto di niente di Enzo Striano.

Vedrò la terza e ultima stagione di Sweet Tooth su Netflix e la quarta stagione di The Boys su Prime Video.

Continuerò la maratona Tom Cruise: vorrei rivedere Intervista con il vampiro. E riguarderò un bellissimo film di Jacques Audiard Un sapore di ruggine e ossa con Marion cottilard, ritornato disponibile gratis su Raiplay.

Al prossimo mese.

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