SE INSEGUI DUE CONIGLI, NON NE PRENDERAI NEMMENO UNO
Una delle grandi bugie del nostro tempo — e ci abbiamo creduto — è che possiamo fare più cose e farle bene.
Questa narrazione ha contribuito a creare il mito dei multipotenziali: persone con molteplici interessi che si occupano di varie attività ed eccellono in tutte.
Ovviamente, alcuni casi esistono. Ma se andiamo ad analizzarli sono sporadici fra i comuni mortali (nota a piè di pagina), mentre per la maggioranza appartengono alla categoria delle divinità dell'Olimpo (nota a piè di pagina).
La realtà per la maggior parte di noi comuni mortali è che abbiamo mezzi e risorse limitate. (Sto supponendo che voi, come me, facciate parte di questa categoria. Cosa molto probabile, visto che rappresenta la maggioranza).
E per ottenere risultati soddisfacenti, dobbiamo utilizzare queste risorse limitate in poche attività. (Per risorse intendo: soldi, tempo ed energie).
P.S. Mi dispiace dover dissolvere così le vostre speranze ma qualcuno doveva pur dirvelo.
Poi, sia chiaro, ognuno fa quel che vuole con le proprie risorse. Ma è proprio una questione matematica. E anche se a me la materia non piace particolarmente, non si può certo dire che sia un'opinione.
Pensate che sovente tra le poche attività, sempre per noi comuni mortali, rientra anche la famiglia (intesa in tutti i sensi: tradizionale e non. Per carità, non voglio problemi!).
Quante persone conoscete che hanno lavorato come ossessi, ottenendo risultati eccellenti sul lavoro; ma a causa di questo hanno trascurato la famiglia, ritrovandosi separate e con i figli arrabbiati a causa delle loro mancanze?
Parecchi, suppongo.
Immaginate di quante poche risorse disponiamo, noi comuni mortali, da dover scegliere tra lavoro e famiglia.
Questa condizione se la guardiamo da un punto di vista può risultare angosciante ma se vista da un'altra prospettiva può essere invece liberatorio.
Perché se diventiamo consapevoli e accettiamo il fatto di disporre di risorse limitate, eviteremo di imbarcarci in mille attività inutili rimanendo concentrati solo su quelle importanti.
Prendendo spunto da un antico proverbio orientale: "Se rincorri due conigli, non ne prenderai nemmeno uno"(È attribuita a Confucio, ma sinceramente non ci metterei la mano sul fuoco), scegliamo un coniglio e rincorriamolo.
E durante l'inseguimento (che sarà lungo e faticoso) se intravediamo nella boscaglia altri conigli, magari più succulenti, resistiamo alla tentazione e torniamo a concentrarci sul nostro.
E se poi dopo tutto questo sbattimento si rivelasse un nulla di fatto? Ho sprecato il mio tempo — che è già limitato — inutilmente? Potresti obiettare.
No, non hai sprecato il tuo tempo.
Perché (questo in realtà non lo saprai finché non avrai rincorso e catturato il tuo coniglio, ma ti faccio spoiler) il vero obiettivo non è la cattura del coniglio ma il percorso che hai fatto per acchiapparlo. Gli ostacoli che hai superato, le paure che hai affrontato, le persone che hai incontrato, gli errori da cui hai imparato... in sintesi, la persona che diventi durante il tragitto che è molto più essenziale e necessario di quello che ottieni.
Per concludere, proporrei una bella doccia fredda per lavare via i residui della narrazione iper-possibilista che dilaga sui social e non solo; e poi subito dopo un bel bagno caldo di realismo. Così che, belli puliti e profumati, potremo prendere decisioni più consone alle nostre risorse e non a quelle di una divinità dell'Olimpo.
E la volete sapere una cosa?
Forse così, forse, ritroveremo quella pace dispersa tra le mille possibilità.
Note a piè di pagina
Comuni mortali: termine per indicare una categoria della nostra società (la maggioranza) che, con poche risorse a disposizione, cerca di sbarcare il lunario e costruirsi una vita dignitosa e soddisfacente.
Divinità dell'Olimpo: termine per indicare una categoria della nostra società (la minoranza) i quali — con le loro risorse pressoché illimitate — si cimentano in numerose attività (e grazie al ca...). E poi ti fanno anche la predica sui social, asserendo che se non sei come loro è solo perché non ti impegni abbastanza e dormi troppo.



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