LA VIRTU' SUPREMA
Una volta chiesero al re Spartano Leonida quale fosse secondo lui la virtù suprema e lui ripose: “il disprezzo per la morte”.
Visse e morì coerentemente alla sua affermazione. La conferma di questo fatto ci viene data quando alle Termopili i 300 Spartani, da lui guidati, ormai circondati dai soldati Persiani, consapevole che da lì a qualche ora la sua vita sarebbe cessata, si rivolse ai compagni così: “Adesso fate una buona colazione, uomini. Perché condivideremo tutti la cena all'inferno”, così racconta Erodoto.
Gli Spartani erano una civiltà guerriera, i valori principali erano modellati su quello scopo. I bambini venivano presi dalle loro famiglie e allevati nell'agoghé: un centro di addestramento dove ne uscivano adulti pronti a combattere e a morire per la loro patria.
Oggi noi viviamo in una società pacifica, i nostri confini non sono continuamente minacciati da aggressori pronti ad ucciderci (anche se a volte è questo che ci viene fatto credere) e non abbiamo necessariamente bisogno di diventare guerrieri pronti a morire per la nostra patria.
Tuttavia possiamo adottare l'atteggiamento e la virtù suprema di Leonida anche noi, ovviamente modificandola al nostro tempo e al nostro modo di vivere.
I campi di battaglia degli Spartani erano luoghi dove si combatteva fino all'ultimo sangue con spade, lance, frecce e scudi; i nostri campi di battaglia sono gli uffici, l'università, le nostre attività commerciali, il nostro lavoro.
Ma c'è una cosa che accomuna questi due distanti campi di battaglia: la paura.
Nel primo caso la paura di morire, nel secondo la paura di fallire.
Fallire nel nostro lavoro, di non riuscire a superare quell'esame, di non raggiungere i nostri obiettivi.
Il fallimento per noi oggi è paragonabile alla morte per gli Spartani.
Per questo per essere guerrieri moderni che resistono, combattono e superano tutte le difficoltà che arrivano inevitabilmente, dovremmo seguire la virtù suprema: “il disprezzo per il fallimento”.
Andare avanti nonostante tutto, affrontare la paura, combattere, resistere e quando capita di cadere rialzarci di nuovo, senza un fiato, con ironia, con coraggio... da veri Spartani.



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